martedì 31 maggio 2011

arctic monkeys - suck it and see

Mente. Bianca.
Chiamo a raccolta parole e pensieri ma sembra che qui non ne sia rimasto più nessuno. Qui.
Come se tutto si fosse perso in una nebbia di latte. Vischiosa. Appiccicata addosso. Rallenta qualsiasi movimento ed ingoia lo sguardo in un piatto candore.
Che l'unica soluzione sarebbe arrendersi e restare fermi. Abbagliati.
E basta una copertina così per capire che sul concetto del vuoto pieno intorno ci siamo.
Ci siamo.
Perché non ho bisogno di musica impegnata. Ma di qualcosa che spieghi il mio prossimo passo. Con le gambe spinte avanti da un ritmo accattivante e senza pretese perché ce l'avevano detto che questo sarebbe stato un album pop. E forse siamo stati solo noi a dare un'accezione negativa al tutto.
Mentre le orecchie attendono un ritornello leggero e i governi non cadono ma il vento si tinge di arancione. E coi nostri sospiri forse questa volta ce la facciamo.
A tenerci su i corpi scossi dalla tosse. A giocare a scacchi con cubi di polistirolo per creare un mondo impossibile. E in sottofondo il suono del mio cervello che sbatte contro se stesso perché qualcuno gli dica di smetterla, per favore. E in sottofondo le voci e le presenze nere degli altri che ora spengo tutto e quando finisce il giorno torno a casa da noi.
E quando finisce il mondo voglio solamente essere con te.