martedì 27 settembre 2016

klangstof | close eyes to exit

Bisognerebbe cantare i silenzi. Oppure scoprire la musica per caso. Più spesso.
Dovremmo andare ad altri concerti. Così useresti ancora le mie canzoni. O magari basterebbe soltanto abitare più vicino.
Adesso che tu vali per tre e io prima o poi ce la faccio. Ad accettare il fatto che non sono più uno. A farci pace.
È che ho smarrito i miei capelli. No: li ho proprio lasciati indietro. Per perdere le storie che ci erano rimaste incastrate dentro. Annodate di polvere e di tempo passato. Alla ricerca di risorse nelle resistenze.
Perché ci sono persone che ci fanno sentire più umani di altre. E questo è un dato di fatto: come la forza di gravità e questo mese di settembre. Ci sono camere di alberghi troppo piccole per contenere i nostri corpi immensi. E poi ci sono i ponti, i negozi di dischi e le sale danza piene di fiori bianchissimi.
Eravamo tutti insieme - per una volta - e ci siamo approvati a vicenda.
È un nuovo capitolo e ti starò vicino.
Ora che puoi stare un po' più tranquilla per me.
Prometto.
Non me ne vado.