sabato 14 maggio 2016

francesco motta | tambourine seregno | 13.05.2016

Prenditi quello che vuoi. Tanto io ti ho dato molto di più.
Prenditi le strategie. E l'importanza delle parole con cui mi uccidi la mente e resti attaccato alle mie gambe, scuotendole. Prendi tutto e vattene, tanto qui non esiste un senso, a parte quello di sfilarmi la fiducia e frantumarmi un altro pezzo di incanto.
Lasciami quello che non hai mai voluto capire, di me. E resta da lei.
Lasciami qui, dove è come se risuonassi. Come se il mio corpo producesse suoni per esprimersi e da solo non ce la fa mai. Ecco perché mi serve la musica. Ecco perché continuo a mandare canzoni in confezioni regalo: è l'unico modo che conosco per dire come sono. È la cosa migliore che posso fare per consegnarmi a te.
Sbagliare e schiantarsi e non sentire nemmeno più il colpo, il dolore. Solo ovatta e qualcosa che scivola via e abbiamo perso, mi sembra evidente. Non so esattamente cosa, ma in quel qualcosa ci siamo sicuramente noi due.
Io sono già altrove, solo che ho paura di vederlo. Io ho la città oltre la porta e un mondo di occasioni tutto mio. Io devo andare ai concerti per poter respirare, faccio ancora cose fuori dal tempo e la mia felicità è un poco che per te è un moltissimo da non riuscire neanche a pensarlo.
Quindi lascia stare, davvero. Fai finta di niente - che tanto ti riesce benissimo. C'è sempre un treno che mi riporterà a casa, poi mi basterà chiudere gli occhi per ritornare da me.
Starò tranquilla e concentrata perché ho solo questa occasione e deve riuscirmi bene.
Per cui, buona corsa.
Io voglio godermi il finale.

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