martedì 31 marzo 2015

death cab for cutie | kintsugi

Esco spesso con me. E quasi sempre ci faccio caso.
A dove capito. Al destino che mi gioca addosso. E - anche in mezzo a tutta questa gente - a quello di cui è fatto l'intorno.
In questo teatro che è una rivoluzione vi noto subito.
Voi siete quattro occhi che mi si sorprendono contro e poi scivolano via veloci. Siete due divise riconoscibili che da lontano mi seguono e in qualche modo ritornano. Mi sfilano contro.
Danziamo di questa gente. E di un mondo in cui possiamo essere tutti imperfetti conosciuti. Ecco perché ci squadriamo come pericoli mentre se - se non ci sapessimo - dovremmo solo sorriderci e presentarci. Tutto qui.
Quando poi ho deciso di scendere e ti ho parlato, non so neanche perché l'ho fatto. Forse volevo ridarti un ricordo reale. O forse non volevo far altro che cambiare modo di giocare.
Scappare dalle ossessioni e dalle congetture.
Averti ancora. E non barare.
Pensare che siamo ancora nello stesso luogo. Nello stesso tempo e nello stesso fare.
Ma anche se è ancora tutto così.
Tutto può ancora cambiare.

giovedì 26 marzo 2015

joe kelly & jm ken niimura | i kill giants

Ho bisogno un vestito per l'alba.
Non è indispensabile, lo so. Ma sto lavorando troppo affinché sia tutto perfetto. E così sia.
L'anno scorso faceva troppo freddo, per esempio. E non è bastato il fuoco scritto sulla tua divisa per riscaldarmi.
L'anno scorso è stato un successo. E poi una catastrofe. Quest'anno deve essere solo un trionfo. E basta.
Perché un gigante arriva e si prende tutto quel che hai. Vuole che le cose belle della vita non ci fossero state mai.
Mentre io ho avuto il tempo di abituarmi.
Di trovare il minimo che mi devo.
E di capire che la nostra morte.
Poi non è affatto la mia.

tutto ciò che vive, muore.
è per questo che devi trovare la gioia nel vivere, mentre il tempo è ancora tuo. 
e non aver paura della fine.
negare questo è come negare la vita.
temere questo è temere la vita.
ma se lo accetti...
- puoi accettare questo?
sei più forte di quanto pensi.

martedì 10 marzo 2015

fink | hard believer

Tutto è stato molto veloce. Forse troppo. O forse è stato giusto così visto che ci pensavo già da tanto tempo e poi alla quarta occasione ce l'ho fatta. Finalmente.
È stato triste e non l'avrei detto. Pensavo di averla messa da parte già da qualche giorno, la tristezza. Insieme alla delusione e alla speranza, ho provato a trasformarle in terreno fertile nella mia pancia. Così che adesso ogni sera sbucano lividi sulla pelle come fiori. E ricami intricati sulla mia gamba che nessuno potrà leggere con la punta delle dita.
Sto sempre parlando di qualcun altro, perciò non ti preoccupare. Non ti farò del male facendoti guardare troppo da vicino. Non ti lascerò per strada in piena notte e resterò fedele all'accordo. Soprattutto.
Ma chi non scoppierà a ridere per primo fissando l'altro negli occhi. Rischia di diventare così bravo.
Da essere triste per la vita intera.

you don't wanna hurt yourself, hurt yourself

mercoledì 4 marzo 2015

the decemberists | magazzini generali milano | 01.03.2015

Ho gli occhi in fiamme, ma basta dire che sono stanca. Ho pure un cuore che batte senza stare a tempo, ma penso siano le basi per un progetto di fuga dal mio corpo. Con tutto quello che gli ho fatto passare, poveretto, lo capisco pure. Che voglia starsene più tranquillo e lasciarsi indietro molte cose. Troppe cose e prima tra tutte me.
Non avere scelta - forse - è la migliore condizione possibile. Nessuna alternativa, nessun rimpianto, nessuna insoddisfazione, nessun dolore. Sarà per questo che è nell'attesa di quando non puoi più tornare indietro che si scatenano i pensieri migliori. Che tutto appare più chiaro sotto le lampadine colorate che illumineranno il mio sangue.
Siamo troppo fragili per fingerci eroi ma ci tocca combattere sempre - per ogni più piccola cosa. Come se i nostri pensieri non fossero sempre notturni. Come se un lupo fosse mai uscito indenne da una fiaba. Come se avesse senso avere un posto nel tuo cuore così che poi mi tocca pure vivere il terremoto quando batterà per un'altra.
Eppure c'è sempre da qualche parte qualcuno che ha già messo in musica quello che stai pensando.
Serve solo trovare uno che ti dica dove è già successo.
E così facendo, ti salvi.