domenica 11 dicembre 2016

ludovico einaudi | teatro dal verme milano | 10.12.2016

Le pause che coprono l'assenza tra me e te, poi, semplicemente esplodono. Diventano frammenti di musica perfetta. Tempo caldo. Incanto di pianoforte. Suono elettrico della tua pelle.
È la stranezza della lontananza. Inciampare nei fili dei pensieri che provo a tendere fino a te. Senza dolore.
E poi all'improvviso diventare capace di vedere la perfezione nell'abbastanza. Che poi bastano davvero poche cose.
Non cercare più il freddo. Averti qui. Dirtelo, finalmente.
Hai ragione, amica mia. Il nostro unico segreto forse è stato quello di credere nel movimento. Andarcene - quando è servito. Ricominciare. Continuare a imparare. E, ovviamente, poterci sempre correre incontro.
Penso sia solo questo, quando guardiamo il mondo.
La relatività della distanza.
Il nostro enorme amore.
Noi.