lunedì 25 settembre 2017

hercules & love affair | onion

Come posso sapere che ne vale la pena?
Come posso sapere che sei tu, che ce la faremo, che ad ogni modo farai di tutto per provare a farcela?
Amo senza capire. In questo momento è così. Forse per inerzia. Ed è non capire che tu ami fino in fondo. Lasciare la spiegazione agli eventi. A loro, il risultato di tutto.
Eppure basta vedere le cose come sono per creare variazioni clamorose. Basta andare oltre alle tue frasi così piene di tempo. Credere che ogni singola azione possa variare il mondo. Basta provarne almeno una.
Ma anche non fare nulla ha le sue conseguenze, lo sai?
Da qualche parte una volta ho letto che la nostra vita è quello che accade a causa delle gomitate prese. Delle traiettorie risultate dallo scontro. Ecco: io stavo pensando che la mia vita è il risultato di quello che è accaduto mentre cercavo di evitarle, le gomitate. Mentre ho deciso che potevo passare nella folla del sabato mattina senza toccare nessuno. Mentre ho scelto te, perché pensavo che non mi avesti sbattuto per terra.
Il tutto che rimane per mancarti, spero ti piaccia. Che ti tenga caldo, che ti sentirai protetto, lamentandotene.
Io punto su di te, ma non basta.
Perché il punto è che devi dare inizio a una nuova vita per te stesso.
O che devi dare inizio a un nuovo te stesso per la tua nuova vita.
Ma comunque vuoi vederla.
Io ho paura di non sapere.

martedì 5 settembre 2017

mogwai | every country's sun

Anche se lo so che non ci sei, ti parlo come se fossi qui. Pronto a invadermi.
Ti parlo come se dovessi davvero preoccuparmi di te. Di come stai. Di come sarai. Di quello che comporterebbe averti nella mia vita.
Lo faccio perché mi annoio. E sono delusa. Sì.
Un poco triste, per nulla arrabbiata. Enormemente delusa e demoralizzata. Solo questo.
Ecco perché sarebbe il momento peggiore per farti vivo nella mia vita, lo capisci?
È che mi sembrava di stare bene. Di aver sfidato le discese, di aver capito qualche cosa, di essere tornata contenta. E invece è tutto in ritardo. Scomparso come se nulla fosse.
Vorrei almeno capirne la ragione, preoccuparmi di qualcosa di concreto. Perché il corpo non smette le sue funzioni senza un motivo preciso, questo lo so bene. Ma io mi ritrovo il braccio graffiato e non ricordo nemmeno come ho fatto. Quindi, forse, tutto è possibile.
Mi deluderai anche tu, comunque. Perché gli adulti sono solo dei bambini che hanno preso delle decisioni. Qualche volta. E qualche volta neppure quello.
Per quanto mi riguarda, è più facile cavarmela se posso scegliere la colonna sonora. Il resto, non è compito mio.
Evviva dunque, aspetteremo il sangue.
Forse ti avremmo accolto, forse fai bene a startene dove stai.
Tanto la storia è solo quella
E come al solito la vita ce la cambieremo da soli.