martedì 14 aprile 2015

isonouncane | die

Le porte che si chiudono. Le persone di spalle che non rivedrai mai più - ma questo tu neanche lo sai. Ora.
Le case che passano veloci. I posti in cui sei stato e non ci tornerai - anche se hai pensato che saranno sempre uno spazio immaginato attorno al tuo contorno.
Toglierti le scarpe. Potrebbe essere un inizio. Accettare che è tornato il caldo e che si può dormire altrove. Altrove da noi.
Cercarti tra gli eroi dei miei sogni e poi realizzare che siete in troppi e non saprei dove trovarti. Che è impossibile capiti ancora, ma poi tu svegliami comunque quando ritorna il sole. Mi raccomando, fallo. Perché ho troppa superficie da esporre e alla fine è quello: solamente la quantità di pelle che hai per affrontare il mondo.
Questo è un giorno strano. Che la prima luce arriva di notte e io sono avvolta di tenebre. In questo giorno, guarderò ogni persona intorno e cullerò la delusione in fondo alla pancia. Sfilerò in un universo parallelo e sorriderò. Sì, sorriderò a tutti e lo farò per come mi sono portata salva fino a qui.
In questo giorno. Dove tutto è.
E io non sono quello che sono.

"e con la morte nel cuore correrò per tornare
dove il giorno rivive sul profilo degli alberi"