giovedì 21 luglio 2016

afterhours | market sound milano | 14.07.2016

Le mie amiche fanno il tifo per te, lo sai?
Lo fanno al sorriso nei miei occhi, sarebbe meglio dire. O forse alle mie labbra che non riescono a stare ferme quando parlo di te.
Le persone che mi conoscono meglio, esaltano la mia follia. E mi spingono a darti le risposte che io da sola ancora no - proprio non ce la faccio. Perché se mi deludi tu, è la fine. Perché poi si sa come va a finire e anche questi momenti qui passeranno e sarà sempre una sfida.
E io non sono completamente sicura di volerla affrontare. Ancora.
Le mie amiche sono più pazze di me, a volte.
Mi abbracciano forte, ti invitano ai loro matrimoni, vogliono conoscerti. Quando pure io ho la razionalità che mi guarda da fuori e mi chiede "ma che cazzo fai?". Ed è un'altra voce che potrei ascoltare.
Ma quello che sei - ora adesso qui - io lo conosco da sempre. Da tutto il tempo che ti ho aspettato. Ecco perché mi fido.
Allora prima che cambi. Prima che cambi quello che mi fai sentire. Prima che cambiamo noi, vivendoci. Devo approfittare di questo momento. Devo correre da te.
Ho troppe domande. Ho bisogno di troppe risposte.
Ma non le cercherò. Ho deciso così.
Mi tengo solo una cosa da chiederti - perché è importante.
Per il resto.
Mi basta come sto.
Con te.

oggi svegliandomi | ho realizzato che
tutto il resto è stupido | voglio provare a vivere.
se io fossi il giudice | mi inginocchierei
non ti farei domande | non chiederei perché
ho smesso di nascondermi | mi riconoscerai.

giovedì 14 luglio 2016

i-days festival | autodromo nazionale di monza | 08-10.07.2016

È sempre una questione di musica che fa vibrare la pelle.
Sono ripetitiva - lo so.
Valutare il contesto, sentirsene in parte estranea e in parte totalmente avvolta. Forse è stare bene, e il terrore di dirlo troppo forte. Perché sappiamo già come va a finire e io non so se ho veramente voglia di raccontarlo a qualcuno. Probabilmente vorrei urlarlo, come stanno cercando di fare i miei occhi sotto la trappola del silenzio. Probabilmente vorrei urlartelo, ma intanto lascio parlare te - che hai una bella voce e non ti mancano le parole. Per me.
Una scommessa di tre giorni e ancora abbiamo le energie per farlo. Prendere i treni all'improvviso oppure continuare a stare sotto a un palco - trovarci quasi una routine. Magari provarci ancora, a credere in qualcuno. A credere che possa essere facile, per una volta.
Io ti guardo. Guardo tutto come un filtro che in mezzo ci sei tu. Anche se qui mi tolgono la luce. Anche se dovrei preoccuparmi, talvolta arrabbiarmi, almeno prendere un appuntamento.
Rendere grazie alla tecnologia.
Per una volta.
Crederci.
Oppure semplicemente.
Crederti.

mercoledì 6 luglio 2016

calcutta | mainstream

C'è un marchingegno che non capisco. Qualcosa legato al fato. O forse al caso.
C'è questa cosa, che ogni tanto ci si deve ritrovare. Senza toccarsi mai, senza parlarsi. E ti prego vattene e lasciami stare.
Perché sei tu - non mi posso sbagliare - e sulle spalle ti porti il cadavere che hai sempre avuto dentro. Solo che questo è reale.
Perché ci sono io, una città semi aperta. E di lato qualcosa che è più piccolo del mare. Io, che ho il tramonto da gestire, nulla più da ricordare e tutto il sollievo di non chiederti più di poterti abbracciare.
Siamo andati. E ormai lo so quando è l'ultima volta che ci possiamo incontrare. Siamo andati lontano. E continueremo a farlo, pur di poterci vedere.
Ho deciso di lasciarti una possibilità. Di farti provare. In fondo ti stai impegnando - forse perché non conosci il muro che dovresti espugnare. Ho deciso di lasciarti andare, di lasciar andare. Che arriva l'estate ed è così bello ridere invece di dover pensare.
Qualcosa succederà - succede sempre. Non lo devi neanche aspettare.
Perché quando siamo di mezzo in due.
- funziona sempre così.
Tocca sempre a noi decidere come stare.

e allora dimmi che cosa mi manchi a fare
ti prego dimmi che cosa mi manchi a fare
tanto mi mancheresti lo stesso che cosa mi manchi a fare
ti prego dimmi...
me io ti dichiaro dentro una tv
che io da te non ho voluto amore
volevo solo scomparire in un abbraccio
confondermi con te.